Geotermico gratuito: così le pompe di calore e il fotovoltaico alimentano il condominio
Impianto geotermico
La qualità del riscaldamento di un nucleo abitativo rappresenta una delle caratteristiche fondamentali che vengono esaminate dai potenziali acquirenti di una casa. Rendersi conto dell’effettivo funzionamento di una caldaia non è semplice quando si dispone di poco tempo o solo leggendo dati tecnici, e per molte famiglie questo fattore rimane un’incognita sino al definitivo trasferimento.
Negli ultimi anni, però, in Italia si stanno diffondendo sempre più gli impianti geotermici, sulla scorta dell’esempio del Nord Europa e degli Stati Uniti. Si tratta di un sistema che sfruttando tecnologie all’avanguardia e risorse rinnovabili assicura il riscaldamento dell’ambiente d’inverno e la frescura necessaria ad affrontare l’estate, nonché la fornitura di acqua calda.
Il principio su cui si basa l’uso dell’energia geotermica è molto semplice: sfruttare il calore naturale del sottosuolo (o di altri elementi) per effettuare il cosiddetto scambio termico. Negli edifici più moderni questo processo avviene tramite l’installazione di pompe di calore, il cui costo energetico, già basso, più essere abbattuto associandovi un impianto fotovoltaico in grado di generare energia praticamente a costo zero.
Impianto geotermico: riscaldare l’ambiente usando energie rinnovabili
La pompa di calore fornisce calore a un ambiente (l’interno di una casa, o l’acqua delle condutture) scambiandolo con quello di una sorgente esterna (che può essere il terreno, l’aria, l’acqua superficiale o quella di una falda sotterranea). E viceversa, invertendo il processo, di fatto andando a sostituire anche i classici condizionatori. Riguardo al tipo di tecnologia da adottare – ne esistono anche di puramente elettriche – si dovranno anche considerare le condizioni climatiche del luogo, più o meno favorevoli e convenienti sopratutto in base alle temperature minime.
Pensando all’investimento economico iniziale, sicuramente da ponderare con attenzione, si devono citare gli incentivi statali attualmente vigenti. Il costo di installazione di una pompa di calore viene infatti abbattuto dalle aliquote di detrazione previste dalla Legge di Bilancio 2018, pari al 65% per gli interventi effettuati nell’anno solare in corso nel campo dell’efficienza energetica.
Stando ai dati riportati dai ricercatori dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, le pompe di calore del tipo aria-aria richiedono un costo che parte dai 250-300 euro ai 700-800 euro a kW, le aria-acqua presentano un range di 300 – 900 euro, e le geotermiche da 800 a 1600 euro a kW. Un ulteriore modo per contenere la spesa è la scelta della tariffa elettrica D1 (che dovrebbe diventare norma nel 2019), ovvero non progressiva e a scaglioni ma costante, che rende più conveniente la scelta di una pompa di calore.
Geotermico gratuito: autonomia energetica e risparmio garantito
La soluzione energetica diventa ancora più interessante quando l’alimentazione della pompa di calore proviene dall’elettricità immagazzinata con un impianto fotovoltaico, che sfrutta come noto l’energia solare. L’allocamento di moduli sul tetto di un condominio non solo può portare alla diminuzione delle spese condominiali (si pensi agli ascensori o all’illuminazione degli spazi comuni) ma anche alla fornitura di energia all’impianto centralizzato del riscaldamento attivato proprio dalla pompa di calore.
L’investimento iniziale può essere recuperato nell’arco di pochi anni, anche perché con ogni probabilità tutta l’energia accumulata sarà spesa in un regime di autoconsumo, ideale nel caso di un impianto fotovoltaico, la vendita della cui energia, nel caso di privati, non è sempre conveniente. Si può infine considerare in questo bilancio economico una voce molto importante, sopratutto se vista in prospettiva, ovvero quella del miglioramento della classe energetica degli appartamenti e del condominio stesso, che porterà un conseguente incremento del valore degli immobili con possibilità interessanti nel caso di vendita.
